Per chi è in affitto o per chi cede una casa in affitto, sapere chi deve pagare le spese di guasti o danni è importante. Sull'argomento non c'è mai abbastanza chiarezza e i dubbi non mancano. Per destreggiarsi servono alcuni punti di riferimento.
Quello fondamentale riguarda le spese STRAORDINARIE e ORDINARIE: fatta eccezione per i casi in cui si pattuisce diversamente nel contratto d'affitto, le spese straordinarie spettano sempre al proprietario di casa e quelle ordinari all'inquilino. I riferimenti sulle norme che regolano queste situazioni si trovano negli articoli che vanno dal 1571 al 1614 del Codice Civile.
SPESE STRAORDINARIE. Secondo l'articolo 1575 del Codice Civile, chi affitta ' tenuto a consegnare all'inquilino una casa in buono stato e impegnarsi a mantenerla efficiente durante il periodo dell'affitto. L'articolo seguente, il 1576, stabilisce che
"il padrone deve eseguire tutte le riparazioni necessarie al buon funzionamento dell'immobile, eccetto quelle di piccola manutenzione che sono a carico del conduttore".
Quali sono queste spese? Il mantenimento delle strutture portanti, il funzionamento dell'impianto elettrico, di quello per il riscaldamento e di quello idrico, e di conseguenza le spese per l'adeguamento normativo di questi impianti. Se si rompe un tubo dell'acqua nei muri o nelle pareti la spesa tocca al proprietario, così come quelle per il crollo di una trave del tetto, per la rottura delle tegole che causi infiltrazioni di acqua, per crepe portanti in muri, solette o pavimenti.
SPESE ORDINARIE. Le piccole riparazioni invece sono a carico dell'inquilino. Per l'articolo 1609 del Codice Civile sono quelle che dipendono dall'usura prodotta dall'utilizzo e non quelle dipendenti dall'età avanzata del bene o dal caso fortuito. Spetta quindi a chi abita sostituire lampadine bruciate, tinteggiare una parete che si è sporcata, o riparare un rubinetto che perde, ma anche provvedere alla riparazione di un elettrodomestico non funzionante (lavatrice, frigorifero), a meno che però il cattivo funzionamento sia dovuto all'età o al caso, come per un corto circuito.
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