sabato 26 gennaio 2019

Guasti o danni, a chi toccano le spese straordinarie?


Per chi è in affitto o per chi cede una casa in affitto, sapere chi deve pagare le spese di guasti o danni è importante. Sull'argomento non c'è mai abbastanza chiarezza e i dubbi non mancano. Per destreggiarsi servono alcuni punti di riferimento.
Quello fondamentale riguarda le spese STRAORDINARIE  e ORDINARIE: fatta eccezione per i casi in cui si pattuisce diversamente nel contratto d'affitto, le spese straordinarie spettano sempre al proprietario di casa e quelle ordinari all'inquilino. I riferimenti sulle norme che regolano queste situazioni si trovano negli articoli che vanno dal 1571 al 1614 del Codice Civile.


SPESE STRAORDINARIE. Secondo l'articolo 1575 del Codice Civile, chi affitta ' tenuto a consegnare all'inquilino una casa in buono stato e impegnarsi a mantenerla efficiente durante il periodo dell'affitto. L'articolo seguente, il 1576, stabilisce che
"il padrone deve eseguire tutte le riparazioni necessarie al buon funzionamento dell'immobile, eccetto quelle di piccola manutenzione che sono a carico del conduttore".
Quali sono queste spese? Il mantenimento delle strutture portanti, il funzionamento dell'impianto elettrico, di quello per il riscaldamento e di quello idrico, e di conseguenza le spese per l'adeguamento normativo di questi impianti. Se si rompe un tubo dell'acqua nei muri o nelle pareti la spesa tocca al proprietario, così come quelle per il crollo di una trave del tetto, per la rottura delle tegole che causi infiltrazioni di acqua, per crepe portanti in muri, solette o pavimenti.


SPESE ORDINARIE. Le piccole riparazioni invece sono a carico dell'inquilino. Per l'articolo 1609  del Codice Civile sono quelle che dipendono dall'usura prodotta dall'utilizzo e non quelle dipendenti dall'età avanzata del bene o dal caso fortuito. Spetta quindi a chi abita sostituire lampadine bruciate, tinteggiare una parete che si è sporcata, o riparare un rubinetto che perde, ma anche provvedere alla riparazione di un elettrodomestico non funzionante (lavatrice, frigorifero), a meno che però il cattivo funzionamento sia dovuto all'età o al caso, come per un corto circuito.

lunedì 22 ottobre 2018

Il dubbio...Ristrutturare quando il fai da te è consigliato


Ristrutturare un edificio è un impresa estremamente coinvolgente, ma non nasconde parecchie insidie e un lavoro che richiede la partecipazione di una vera e propria squadra di esperti di vari settori, il primo elemento da prendere in considerazione è individuare le figure che rispondono meglio alle proprie esigenze, artigiani edili, elettricisti, idraulici, falegnami, decoratori, imbianchini.

Non dimentichiamo poi che c'è l'assillante presenza delle pratiche imposte dalla burocrazie, alle quali non si può derogare oltre all'individuazione del tipo di ristrutturazione operare, (ampiezza e tipologia dei locali da ristrutturare, durata di esecuzione dei lavori).
Si può anche decidere di affidare l'incarico ad un tecnico responsabile che faccia da riferimento unico al committente nel segno della chiarezza, un'unica figura professionale alla quale affidare oltre alle pratiche amministrative, dalla richiesta di preventivo al sopralluogo, dalla creazione del progetto al rendering fino alla realizzazione dei lavori, in questo modo al committente rimangono solo le scelte, sulle quali si potrà concentrare senza altri pensieri, la ristrutturazione diventa così uno stimolante percorso creativo.





venerdì 6 luglio 2018

Novità in Sondrio zona stazione....

ex capannone rimessaggio autobus stazione in Sondrio


Un nuovo mercato di “Campagna amica” di Coldiretti a Sondrio nella zona della stazione.
"Mercati di Campagna Amica" sono i mercati degli agricoltori dove vengono venduti solo prodotti agricoli, italiani, provenienti dai territori regionali quindi rigorosamente a km zero.
La provincia di Sondrio entra nel programma a livello nazionale di apertura di nuovi mercati, 110 in tutto nelle province. 
Anche la Valtellina è interessata da questo potenziamento di una realtà che funziona benissimo e che attira, di anno in anno, sempre più acquirenti attenti a quello che acquistano e che portano in tavola.
A Sondrio si è pensato di utilizzare la zona di piazzale Bertacchi, dove c’è la vecchia autorimessa degli autobus in disuso, 500 metri quadrati che saranno recuperati con l'obbiettivo di  rivitalizzare i centri, portando gente anche ai negozi.




lunedì 28 maggio 2018

Casa nuova,chi paga le vecchie spese


Il Codice Civile stabilisce che chi subentra nei diritti di un condominio è obbligato al pagamento dei contributi relativi all'anno in corso e a quello precedente. La norma si applica anche per gli immobili acquistati a un'asta giudiziaria.
Per le spese straordinarie tenuto a sopportarne i relativi costi è chi risultava proprietario al momento in cui è stata adottata la delibera.
Trattandosi, però, di acquistare da un fallimento, o da una procedura esecutiva avviata nei confronti di un debitore insolvente, l'aggiudicatario dovrà farsi carico anche di questo onere, salvo tentare un assai improbabile recupero presso il debitore qualora i lavori fossero stati deliberati prima dell'aggiudicazione. Pertanto, prima di acquistare a un'asta giudiziaria un immobile ubicato in un condominio, è opportuno informarsi presso l'amministratore se e di quale importo è debitore il precedente proprietario, se e per quale importo sono stati deliberati lavori straordinari, se vi sono giudizi in corso, se lo stesso amministratore è intervenuto nel fallimento o nell'esecuzione immobiliare per il recupero dei contributi condominiali da parte del precedente proprietario, e se vi sono buone possibilità di realizzo del credito.

lunedì 26 marzo 2018

La casa in 3D che si "stampa" in due settimane


Milano, presentata la casa in 3D che si "stampa" in due settimane


A pochi passi dal Duomo, in piazza Beccaria, c'è un cantiere tutto particolare: quello della prima casa stampata interamente in 3D, realizzata ed esposta in occasione della settimana del Salone del mobile, in programma dal 17 al 22 aprile. Una casa di circa 100 metri quadrati con zona giorno, zona notte, cucina, bagno: grazie ad un cemento innovativo realizzato da Italcementi la casa viene "stampata" nel giro di un paio di settimane.
La casa realizzata con una speciale miscela di polveri cementizie, inerti e leganti, "sarà sostenibile, potrà essere demolita oppure spostata come si desidera, ampliata e costerà in prospettiva meno di un’abitazione tradizionale, dato che la si può costruire in poco tempo",  ideata come detto in vista del Salone del Mobile, dopo l'esposizione verrà smontata e portata a Bergamo, nelle strutture di Italcementi.


giovedì 8 marzo 2018

Basta spese per un immobile che produce solo costi e pensieri!


Disfarsi di un immobile inservibile è possibile, anche se è in comunione con altri comproprietari. Si può rinunciare alla quota di proprietà “intestandola” agli altri titolari.
Basta spese per un immobile che produce solo costi e pensieri!



Perché e quando disfarsi di un immobile?
Talvolta le spese di gestione della casa sono proibitive rispetto al valore ricavabile dalla vendita. Nessuno vuole neppure ricevere l’immobile in donazione. Un esempio? Quello di un’abitazione o di un piccolo appezzamento di terreno, magari ereditati in quote con più fratelli, cugini e zii. Ma anche un vecchio immobile ridotto a rudere, disperso in campagna o in montagna. Come destreggiarsi tra Irpef, Imu e Tasi sulla seconda casa, costi di manutenzione e ristrutturazione proibitivi? Come fare se neppure una divisione è economicamente conveniente? Quando non c’è nessuna possibilità di rivendita nel mercato immobiliare, l’unica soluzione razionale è quella di disfarsi del bene.
Disfarsi dell’immobile: come funziona nella pratica?

Per dismettere la proprietà immobiliare occorre un formale atto scritto di rinuncia. La rinuncia viene quindi trascritta nei registri immobiliari ed il gioco è fatto. Disfarsi della proprietà significa ovviamente che qualcun altro ne diventerà proprietario. Se ci sono altri comproprietari questi potrebbero automaticamente diventare proprietari di una quota maggiore.



Quanto costa disfarsi della proprietà

Rinuncia dell’intera proprietà di un immobile.
La rinunzia meno costosa è quella che riguarda la propria quota di  proprietà.
Il costo, non è proibitivo. Ad esempio, nei casi di immobili interi di scarso valore può essere di qualche centinaia di euro oltre alla parcella del notaio, e le spese di registrazione dell’atto. Per saperne di più, rimango a tua disposizione per ogni chiarimento possibile.

giovedì 1 febbraio 2018

BONUS CASA 2018:DETRAZIONI FISCALI E NON SOLO

Bonus casa 2018, proroga detrazione fiscale ristrutturazioni


La proroga del bonus ristrutturazioni è una delle misure contenute nel testo ufficiale di Legge di Bilancio 2018, in vigore dal 1° gennaio 2018.
Anche per i lavori avviati a partire dal 1° gennaio 2018 e fino al prossimo 31 dicembre sarà possibile beneficiare della detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute ed entro il limite di 96.000 euro di spesa.
A partire dal 1° gennaio 2019 il bonus per lavori di ristrutturazione edilizia tornerà alla misura originaria prevista dall’art. 16-bis del TUIR: la norma originaria prevede una detrazione Irpef pari al 36% delle spese sostenute, fino al limite di 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Con il decreto legge n. 83/2012 è stato, per la prima volta, portato al 50% il bonus ristrutturazioni e a 96.000 euro il tetto di spesa agevolata, seguito da numerose proroghe, ad ultimo quella prevista dalla Legge di Bilancio 2018
Vediamo di seguito quali sono i lavori per cui spetta il bonus ristrutturazioni nel 2018 e quali gli altri bonus per lavori in casa prorogati con la Legge di Bilancio.
  • lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, (recinzioni, ascensori, scale di sicurezza, servizi igienici, sostituzione infissi) ;
  • interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze .
Viene inoltre confermato che anche per il 2018 sarà possibile beneficiare del bonus mobili, attualmente previsto fino al 31 dicembre 2017. La detrazione sarà pari al 50% della spesa sostenuta ed entro il limite di 10.000 euro. Ne potranno beneficiare i contribuenti che effettuano lavori di ristrutturazione e che acquistano mobili o grandi elettrodomestici di classe pari almeno alla A+.